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Studi e ricerche

Oggi la riserva è al contempo l’area archeologica sotto tutela più grande della Valcamonica, una riserva naturale, una vasto territorio vissuto e economicamente sfruttato dagli abitanti dei paesi limitrofi, un luogo di ricerca e un’area aperta al pubblico godimento.

Le prime prospezioni archeologiche sono state condotte da Giovanni Marro a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, ogni anno la riserva ospita due Recording Rock Art Fieldwork che continuano a restituire nuove superfici, mentre quelle già note sono studiate e documentate. Possiamo dire che nessuna altra area della Valcamonica è stata così approfonditamente documentata, studiata e pubblicata.