La Riserva include 555 rocce istoriate distribuite in 25 aree archeologiche, per ragioni di conservazione e tutela solo alcune di esse sono visibili e raggiungibili comodamente.
Gli ambiti di visita principali sono FOPPE DI NADRO, CAMPANINE DI CIMBERGO e alcune sotto aree a PASPARDO
Ogni percorso è in grado di offrire suggestioni e scenari unici per chi voglia addentrarsi nella magia dell’arte rupestre. Tutti i sentieri sono ben manutenuti e segnalati, le rocce istoriate sono affiancate da pannelli descrittivi in italiano e inglese.
La visita all’arte rupestre della Riserva inizia dal Museo di Nadro (che offre i servizi di biglietteria, informazioni e accoglienza) e prosegue in uno dei tre percorsi di visita con accesso da Nadro di Ceto (per Foppe), da Cimbergo (per Campanine) e da Paspardo (per Plas – Capitello, In Vall e Sottolajolo).
Foppe di Nadro
L’area archeologica di Foppe è un susseguirsi di superfici fittamente istoriate organizzate in un piacevole percorso ad anello. Le incisioni ritrovate vanno dal V mill. a.C. fino all’alto medioevo. All’ingresso dell’area istoriata è allestita un’area di sosta attrezzata con zona picnic coperta, fontana e servizi igienici.
Dopo la visita al museo didattico, lasciando il grazioso centro storico di Nadro, un antico viottolo acciottolato conduce all’area archeologica di Foppe. Le incisioni ritrovate vanno dal V mill. a.C. fino all’alto medioevo; particolarmente importanti le figurazioni dell’età del Bronzo (II mill. a.C. con una ricca tipologia di armi) e i leggiadri guerrieri riferibili alla fase di influenza etrusca (media età del Ferro).
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Campanine di Cimbergo
Dopo aver ritirato il biglietto presso il museo di Nadro, raggiungere con mezzo proprio il sentiero di accesso all’area, ben segnalato sulla strada provinciale che da Nadro porta a Cimbergo (SP88). L’area di Campanine è famosa per l’alta e finora unica concentrazione di arte rupestre di età storica.
Campanine è una vasta area centrale alla Riserva caratterizzata da gradoni naturali con alte pareti rocciose, alternati a pianori. Le ricerche archeologiche hanno individuato più di 100 rocce istoriate di cui solo una dozzina organizzate nel percorso di visita turistico. L’area iniziò ad essere istoriata durante l’età tardo-neolitica (fine IV mill. a.C.), fu momentaneamente abbandonata durante i secoli successivi (pochissime le incisioni del II mill. a.C.), il suo riutilizzo riprese nell’ultimo millennio a.C.; vi è stata inoltre individuata una ricchissima e finora unica concentrazione di istoriazioni di età storica, eseguite dalla fine dell’epoca romana fino alla piena età moderna. A circa 15 minuti dal punto di accesso, superata un’edicola sacra, s’incontrano le prime rocce inserite nel percorso di visita e corredate da pannelli turistico-didattici.
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Paspardo
A causa della sua considerevole estensione, l’area archeologica di Paspardo è suddivisa in sottoaree raggiungibili comodamente a piedi dal paese. Dopo aver ritirato il biglietto presso il museo di Nadro, raggiungere con mezzo proprio il paese di Paspardo, tutte le aree di visita sono ben segnalate e ognuna è dotata di parcheggio pubblico gratuito.
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